Capita sempre più spesso di ascoltare donne che riferiscono in prima persona o sentono dire da altre donne esperienze molto negative riguardo all'isteroscopia diagnostica. Parlano di esame doloroso se non addirittura dolorosissimo e drammatico, che provoca nausea, svenimenti, dolori e perdite ematiche persistenti, complicazioni che non vengono riferite o mal spiegate dai medici.
E pensare che le linee guida della (SEGI) Società Italiana di Endoscopia Ginecologica parlano di esame ambulatoriale, ripetibile, eseguibile in uno studio medico senza alcuna anestesia neppure locale nel 90-95% dei casi (nella mia esperienza personale nel 98% dei casi).
Perchè si verifica tutto ciò?:
1) Per rendere una isteroscopia diagnostica un esame semplice e ripetibile come affermato il ginecologo che la esegue deve:
- avere seguito corsi di formazione adeguati riconosciuti dalla SEGI
- aver imparato ad eseguire l'esame sotto la guida di un tutor che ne certifichi l'apprendimento e la qualità della prestazione
- eseguirne almeno 200 all'anno per mantenere alto il livello della prestazione
- conoscere bene la tecnica e possedere la strumentazione adatta (a tal proposito rimando al link sulle indicazioni e tecnica di esecuzione)
- non cedere all'improvvisazione credendo che sia un esame semplice che può essere affidato in un ospedale o in una clinica all'ultimo arrivato: è semplice se lo si sa fare bene, diventa un'arma pericolosa se non sappiamo usarla correttamente
Le mie affermazioni fanno inoltre riferimento all'esecuzione in prima persona di oltre 18.000 isteroscopie diagnostiche e a quella di colleghi che hanno casistiche così elevate.
Mi capita spesso di vedere pazienti che vengono da me terrorizzate da una esperienza dolorosa precedente e che chiedono l'anestesia. Faccio fatica a convincerle ma quasi sempre, alla fine dell'esame, cambiano idea e dicono che invece l'isteroscopia è un esame sopportabilissimo. Amo dire che non è l'isteroscopia ma l'isteroscopista a provocare dolore perchè per eseguirla col minimo disconfort per la paziente bisogna avere una esperienza e una casistica adeguata, conoscere bene la tecnica, aver seguito corsi di formazione e aver avuto un tutor, non considerare l'esame con superficialità e alla portata di tutti, saper clreare un clima disteso e sereno tra il ginecologo e la paziente