I resettori e i miniresettori isteroscopici attualmente in commercio usano 2 tipi di corrente: bipolare e monopolare. Per capire la differenza di utilizzo bisogna precisare che:
La corrente bipolare è caratterizzata dal fatto che:
- gli elettrodi di entrata e uscita sono montati sulla stessa ansa e la corrente passa da un elettrodo all'altro senza attraversare il corpo della paziente
- non c'è bisogno di applicare la piastra elettrica
- necessita di una soluzione isoosmolare (soluzione fisiologica)per essere trasmessa da un elettrodo all'altro
La corrente monopolare invece:
- ha un elettrodo montato sull'ansa e l'altro sulla piastra e per chiudere il circuito deve attraversare il corpo della paziente
Questa caratteristica ha spinto molti ad affermare che la corrente bipolare è più sicura e non si corrono rischi di provocare ustioni da piastra alla paziente.
In realtà i moderni elettrobisturi monopolari sono dotati di caratteristiche tali che in caso di mal funzionano li bloccano automaticamente e le piastre così dette "bipartite" impediscono la comparsa di ustioni e si bloccano anch'esse in caso di malfunzionamento, purchè naturalmente siano correttamente applicate.
Il limite dei resettori bipolari fino ad oggi era che quelli in commercio erano dotati di una sola ansa termica obliqua e non potevano utilizzare le anse fredde quindi non era possibile usarli negli interventi maggiori quali la miomectomia, la resezione endometriale, la metroplastica. Altri per la loro forma erano ingombranti e indaginosi da manovrare all'interno della cavità uterina e in spazi ristretti (recessi tubarici e fondo uterino, fovea del mioma). I resettori monopolari invece erano e sono dotati di ben 8 anse tra termiche e fredde.
Da un pò di tempo però sono in commercio nuovi resettori bipolari dotati di tutti i tipi di anse poliuso che oltre ad essere perciò poco costose permettono di eseguire tutti gli interventi isteroscopici dai più semplici a quelli più complessi.
Un tempo veniva erroneamente enfatizzato che la corrente bipolare eliminava il rischio di intravasazione, cioè di riassorbimento rapido in circolo del liquido di distensione che può presentarsi durante isteroscopie operative per miomi sottomucosi o per ablazione endometriale e che, se non controllato e misurato, può portare a rischi seri per l'apparato cardiocircolatorio della paziente fino all'edemas polmonare, cerebrale e al coma.
In realtà questo rischio è comune a tutte e due le procedure perchè con entrambi i mezzi di distensione si può verificare una ipervolemia, cioè un incremento notevole e rapido della quantità di liquido circolante nel corpo della paziente col rischio, come già detto, di insufficienza cardiorespiratoria e edema cerebrale.
Tale rischio è presente e si elimina solo controllando durante tutto l'intervento questo incremento di liquido con sistemi ideati appositamente.
E' vero però che la corrente bipolare permette una gestione migliore, più semplice e più sicura delle pazienti affette in partenza da patologie cardiocircolatorie, obesità, diabete, aritmie cardiache e delle pazienti sottoposte ad interventi quali la miomectomia isteroscopica e la resezione endometriale perchè basta controllare la quantità di liquido intravasato in circolo e scricarlo con l'utilizzo di una fiala di diuretico.
Per questo motivo anch'io oggi preferisco utilizzare resettori che funzionano con corrente bipolare da alternarsi all'occorrenza con quelli monopolari.